Poesia di una notte di mezza estate - Associazione Velica di Bracciano
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Bruno Federico

Come nasce lo stornello?

Tutta colpa di Marcello

Che tra un brindisi e un bicchiere

 

Rallegrava certe sere

Io la vela già l’amavo

Son venuto che cercavo

Una barca d’acquistare

 

Per portarla in riva al mare

Vidi prima Baccianella

 

Questa sede è proprio bella

È in un luogo ridossato

Ed ha pure un verde prato

Ho deciso, resto qui

 

io mi fermo all’AVB!

Così ho scelto questa via

e comprato Frenesia

Veleggiare in questo lago

 

con la quota che io pago

Ecco Altin sulla gru

“Non c’è problema, scendo giù”

Con la moglie deliziosa

Al governo d’ogni cosa

Che si mormora, si dice,

 

che fa lei la direttrice

Il saluto di Giuliana

La mattina è un toccasana

E serafico il marito

 

Soffia fumo all’infinito

“Chi ha sbagliato l’immondizia?

Questa è solo gran pigrizia”

“Qui s’è perso ogni decoro”

 

Gli fa eco Cristadoro

In cucina cheffa Marta

Le tovaglie son di carta

Ecco Andrea dietro al bancone

 

Con lo stile di Gabriella

La sfilata è ancor più bella

Per Fortuna Margherita

Lei ti allieta un pò la vita

 

Lei ti allieta un po’ la vita

“Ma ‘ndo vai col cabinato?”

Ed io resto senza fiato

“In deriva duri e puri”

 

Fa l’energico Tafuri

“Quest’estate fa un gran caldo”

È la voce del buon Aldo

“E se il vento alfin arriva

 

Io mi butto su deriva”

Oggi è giorno di regata

E la sede è incasinata

C’è la fila alle iscrizioni

“Chi ci metto sui gommoni?

Non si può restare senza

 

Una valida assistenza

E la radio a batteria

 

Non funziona, mamma mia”

Ora parte un classe A

Una brezza e se ne va

Se al timone c’è Tamanti

 

Lascia dietro tutti quanti

Passo ora al Gran Consiglio

Dei rimbrotti ora mi piglio

Si comincia con Cecconi,

che s’ingegna coi bulloni

or è il turno di Peretti

 

che s’industria in tanti aspetti

Il gran capo è un fondatore

Che è uomo di buon cuore

pur coi modi un poco rozzi

 

di cognome fa Capozzi

“Lo Statuto è da cambiare,

c’è una norma da alterare,

perché il popolo è sovrano”

 

con rigore fa Silvano

È Sportivo il Direttore

Che lavora a tutte l’ore

Con gran pena della moglie

 

Son dolori, sembran doglie

Ora termina il sonetto

E puoi esprimere un concetto

 

Se ti piace adesso dillo

…m’ero scordato di Camillo!

Bruno Federico